7 Chakra
Chakra in sanscrito significa ruota, circolo, disco solare, ed è un attributo del dio hindu Vishnu. I chakra sono centri energetici situati nel nostro corpo, deputati a raccogliere, metabolizzare e rilasciare verso l’esterno l’energia vitale che ci circonda.
Secondo lo yoga nell’essere umano esistono 74 punti vitali, situati tra il corpo etereo e l’involucro carnale, la cui attivazione permette di acquisire certe capacità fisiche, raggiungere l’equilibrio mentale e risvegliare la coscienza.
All’interno di questo insieme esistono i 7 chakra basici o principali, che si distribuiscono dalla parte più bassa della colonna vertebrale, dove si trova la kundalini (un’energia aggrovigliata a forma di serpente, che si deve risvegliare) fino alla parte più alta della testa (dove l’energia è pienamente sviluppata).
Il primo Chakra
Il primo chakra è Muladhara, il chakra della radice, e si trova nel perineo, alla base della colonna vertebrale.
Controlla il naso, il senso dell’olfatto, le ghiandole surrenali, il sistema linfatico, il sistema osseo, la prostata e le estremità inferiori.
Governa la stabilità, l’istinto di sopravvivenza, il senso di sicurezza e la fiducia in se stessi: le principali conseguenze dello squilibrio energetico di questo chakra sono la timidezza, il disagio, la paura ad affrontare la vita, la sfiducia, la distrazione.
È associato all’elemento terra, ai colori rosso e nero e alle pietre rubino, corallo rosso, granato, diaspro, onice nero, ossidiana, quarzo rosa, eliotropio, quarzo affumicato, agata, alexandrite. I cristalli rossi combattono la passività e infondono vitalità psichica, aiutano l’estroversione, incoraggiano e aumentano la forza di volontà, la creatività, l’autostima e stimolano il corpo. I cristalli neri esprimono negazione del futuro, rischiando di alimentare resa e rinuncia, e della realtà, con conseguenti ribellioni, aggressività e drasticità; conferiscono abnegazione, determinazione, estrema razionalità.
Il rosso simboleggia il sangue che rappresenta l’energia vitale, sia mentale che fisica.
Chi sceglie il rosso è energico e audace, ha voglia di vincere e non ha paura di mettersi in competizione con gli altri e con se stesso; il rischio è cedere a intemperanze, irascibilità, irrequietezza, presunzione.
Chi rifiuta il rosso potrebbe essere nervoso e stanco, incapace di affrontare le sfide della vita; il rischio è l’introversione e il rifugio nella ripetizione di ciò che conosce senza il coraggio di affrontare strade nuove.
Il nero simboleggia la fine della vita.
Chi sceglie il nero è una persona disposta a tutto pur di realizzare i propri desideri più profondi temendo che il futuro le riservi poche possibilità, il rischio è cedere a rancore e profonda ribellione.
Chi rifiuta il nero manca di altruismo, abnegazione, senso del sacrificio e potrebbe nutrire eccessive pretese nei confronti degli altri; esprime il desiderio di non farsi controllare, di non subire e non dover rinunciare a nulla.
Le fragranze che stimolano il primo chakra sono muschio, lavanda e giacinto; hanno invece effetto calmante cedro e patchouli.
Il secondo Chakra
Il secondo chakra è Svadhisthana, il chakra splenico o sacrale, e si trova nel centro dell’addome, circa due dita sotto l’ombelico.
Controlla il gusto, gli organi sessuali, il sistema riproduttore, i reni e il plesso lombare.
Governa il piacere e la creatività: le principali conseguenze dello squilibrio energetico di questo chakra sono il senso di colpa, l’espressione della propria personalità, le repressioni sessuali e il disprezzo del sesso.
È associato all’elemento acqua, al colore arancione e alle pietre ambra, quarzo citrino, topazio, opale, pietra di luna, diaspro, avventurina. I cristalli arancione conferiscono vitalità e salute, si contrappongono alla depressione e pongono nella giusta luce i rapporti con gli altri.
L’arancione simboleggia l’armonia interiore, la fertilità creativa, l’ambizione, la comprensione e la saggezza.
Chi sceglie l’arancione ha fiducia in se stesso, ma senza presunzione, è ottimista e si sente in armonia con il mondo in ci vive.
Chi rifiuta l’arancione tende a voler controllare emozioni e attività, ha difficoltà nei rapporti con gli altri per scarsa fiducia e potrebbe cadere nella tendenza ad ingigantire i problemi.
Le fragranze che stimolano il secondo chakra sono muschio e ambra; hanno invece effetto calmante rosa e rosmarino.
Il terzo Chakra
Il terzo chakra è Manipura, il chakra del plesso solare, e si trova nell’area addominale subito sotto il diaframma.
Controlla la vista, la pelle, il sistema muscolare, lo stomaco, il fegato, l‘intestino crasso e ghiandole e organi a livello del plesso solare. È collegato anche agli occhi, alla vista e ai muscoli del viso.
Governa la forza di volontà, il potere personale e la fiducia in sè stessi: le principali conseguenze dello squilibrio energetico di questo chakra sono la vergogna, l’eccesso di peso nell’addome, malattie dell’apparato digestivo, acidità, ulcere, dipendenze, fatica cronica, egoismo, insoddisfazione personale, senso di inferiorità, senso di colpa, dipendenza dal potere, egocentrismo.
È associato all’elemento fuoco, al colore giallo e alle pietre gialle come occhio di tigre, calcite, quarzo citrino, apatite, pirite ferrosa, kunzite, quarzo rosa, malachite e topazio. I cristalli gialli hanno un’azione riequilibrante su nervi e sistema cardiocircolatorio, influenzano positivamente l’Io Superiore, combattono la malinconia, aiutano la concentrazione, l’estroversione, l’immaginazione e l’amore per le novità.
Il giallo simboleggia la luce solare, la conoscenza appresa, l’energia intellettuale.
Chi sceglie il giallo tende a una vitalità in balia di alti e bassi: idee entusiastiche seguite da ripensamenti, ama fare nuove esperienze ma con rischio che siano superficiali, cerca la stima degli altri e si prodiga per ottenerla, non sopporta di sentirsi isolato.
Chi rifiuta il giallo è spesso deluso nelle aspettative, si sente poco apprezzato e ha poca fiducia in se stesso; tendenzialmente si tratta di una persona che consuma facilmente le proprie energie e ha necessità di ricaricarle e ritrovare la calma interiore.
Le fragranze che stimolano il terzo chakra sono vetiver e rosa; hanno invece effetto calmante bergamotto e ylang ylang.
Il quarto Chakra
Il quarto chakra è Anahata, il chakra del cuore, e si trova al centro del petto.
Controlla il tatto, il cuore, il sistema circolatorio, i polmoni, il plesso cardiaco e tutta la zona del petto. Governa l’amore, le relazioni, la generosità e l’empatia: le principali conseguenze dello squilibrio energetico di questo chakra sono il dolore e le delusioni, l’incapacità di amare, le malattie respiratorie e cardiache, l’egoismo, la disconnessione e l’isolamento.
È associato all’elemento aria, al colore verde e alle pietre verdi come giada, olivina, tormalina, avventurina, azzurrite, crisoberillo, ambra, calcite verde e smeraldo. I cristalli verdi infondono equilibrio, armonia, compassione e hanno effetto calmante. Danno lucidità di giudizio e perseveranza, ma anche resistenza ai cambiamenti a causa della tensione tra le quiete del blu e l’energia attiva del giallo. Favoriscono il rispetto delle tradizioni e amore per la natura e la terra. Rappresentano l’energia accumulata e l’autocontrollo, anche eccessivo, l’egocentrismo e il bisogno di dominare eventi e persone.
Il verde simboleggia la conoscenza superiore e la perseveranza.
Chi sceglie il verde è conservatore e abitudinario, non accetta di cambiare per adattarsi agli altri perché si sente superiore, ma desidera fare una buona impressione.
Chi rifiuta il verde vuole sfuggire agli obblighi che lo opprimono, si sente costretto a fare cose che non desidera fare, tende a provare frustrazione se non si sente all’altezza delle aspettative che lui stesso si è creato e ciò gli provoca insicurezza.
Le fragranze che stimolano il quarto chakra sono pino e caprifoglio; hanno invece effetto calmante sandalo e rosa.
Il quinto Chakra
Il quinto chakra è Vishuddha, il chakra della gola, e si trova alla base della gola.
Controlla l’udito, il plesso bronchiale o cervicale, il collo, la gola, le mani e le braccia.
Governa l’ascolto, la comunicazione e la capacità di dire la verità: le principali conseguenze dello squilibrio energetico di questo chakra sono problemi di voce e debolezza delle corde vocali, difficoltà nella comunicazione, malfunzionamento della tiroide.
È associato all’elemento etere, al colore azzurro e alle pietre azzurre come calcedonio, angelite, sodalite, turchese, acquamarina e zaffiro. I cristalli azzurri trasmettono armonia e idealismo, inducono all’apertura verso gli altri, stimolano la diplomazia nei rapporti umani e la lealtà. Aiutano la meditazione e hanno un effetto calmante smorzando le tensioni.
L’azzurro simboleggia la comunicazione attraverso la creatività.
Chi sceglie l’azzurro ha fiducia in se stesso e nel mondo che lo circonda, anche se questo non lo soddisfa pienamente; trova appagamento nell’arte e nelle proprie risorse psichiche, è molto riflessivo e fa tesoro delle proprie esperienze. Chi è attratto da questo colore tiene un atteggiamento armonioso e conciliante e stringe rapporti affettivi molto profondi.
Chi rifiuta l’azzurro è poco tollerante e adattabile, può diventare irascibile, aggressivo o ostile in caso di situazioni sgradevoli o poco gratificanti. Quando non riesce a scaricare la tensione, chi è attratto da questo colore, può tendere all’autocommiserazione e ciò lo porta a credere poco in se stesso e a ripetere gli errori.
Le fragranze che stimolano il quinto chakra sono patchouli e muschio; hanno invece effetto calmante giacinto e lavanda.
Il sesto Chakra
Il sesto chakra è Ajna, il chakra del terzo occhio, e si trova al centro della fronte.
Controlla le tempie, il plesso carotideo e ovviamente la fronte.
Governa il sesto senso e l’intuizione, l’immaginazione creativa e la lucidità mentale: le principali conseguenze dello squilibrio energetico di questo chakra sono allucinazioni, problemi psicologici, problemi alla vista, emicranie e stati di confusione mentale.
È associato all’elemento luce, ai colori blu, indaco e viola e alle pietre ametista, fluorite, labradorite, lapislazzulo, moldavite, azzurrite, calcite, ametista, opale, zaffiro, zircone. I cristalli blu portano equilibrio nelle emozioni e rilassano, inducono sensibilità, vulnerabilità e attaccamento alle tradizioni. I cristalli indaco facilitano l’entrare in contatto con se stessi e con la propria spiritualità e aiutano in caso di malinconia o depressione.
Il blu simboleggia equilibrio, calma e armonia.
Chi sceglie il blu è una persona equilibrata, calma, con sentimenti profondi, idealista, che crede nella lealtà e dedizione, rispettosa delle regole e legata alle tradizioni; rifugge da persone aggressive e ambienti stressanti.
Chi rifiuta il blu è una persona ansiosa, tendenzialmente depressa, che si sente poco apprezzata, che tende a sfuggire situazioni che non la gratificano o che minano a equilibrio ed armonia interiore.
L’indaco simboleggia la crescita interiore e la spiritualità.
Chi sceglie l’indaco è teso ad elevarsi al di sopra della realtà per poterla meglio comprendere, cerca affinità spirituali con ambienti e persone, può essere assalito da attacchi di malinconia che riesce però a superare sotto la spinta di sensazioni ed emozioni positive.
Chi rifiuta l’indaco fatica a mettersi in sintonia con il mondo che lo circonda, risultando frustrato e stressato, tende ad incolpare gli altri per quello che non funziona nella sua vita, a rimuginare perdendosi in labirinti emotivi, a cadere in depressione.
Le fragranze che stimolano il sesto chakra sono geranio rosa e violetta; hanno invece effetto calmante giacinto e muschio bianco.
Il settimo Chakra
Il settimo chakra è Sahasrara, il chakra della corona, e si trova in cima alla tua testa, proprio come una corona.
Controlla la parte superiore della testa, il sistema nervoso e il cervello.
Governa l’interezza mente-corpo, la spiritualità, la saggezza e la conoscenza trascendentale: le principali conseguenze dello squilibrio energetico di questo chakra sono gli attaccamenti terreni, la necessità di dominare e manipolare gli altri, la prepotenza, la rigidità nella forma di pensare, un superego, valori materialisti, la difficoltà nel concentrarsi, la difficoltà di un pensiero autonomo.
È associato all’elemento metallo, ai colori viola e bianco e alle pietre quarzo ialino, ametista, giada bianca, celestite, tormalina bianca e diamante. I cristalli viola accentuano il lato emotivo della persona e possono renderla fragile, instillano il desiderio di unione fisica ed emotiva con chi si ama, stimolano sensibilità, fantasia, combattono l’eccessivo autocontrollo e razionalità; rendono seducenti e seduttivi, ma, a volte, anche suggestionabili e inquieti. I cristalli bianchi stimolano fantasia, creatività, immaginazione e aiutano a vedere la realtà con il filtro della sensibilità e dell’intuizione; aiutano a voltare pagina e iniziare una nuova vita piena di possibilità.
Il viola simboleggia la ricerca di fusione e l’empatia.
Chi sceglie il viola è molto sensibile, ha bisogno di comprensione e gentilezza e ha difficoltà a tenere a bada le proprie emozioni, si sente a disagio con le persone troppo razionali e le critiche e desidera piacere agli altri.
Chi rifiuta il viola è suscettibile, diffidente e ipercritico, non si fida delle emozioni e preferisce logica e razionalità.
Il bianco simboleggia la vita.
Chi sceglie il bianco desidera cambiare la propria vita per rinnovarla, ha fiducia in ciò che il futuro ha in serbo e si aspetta solo cose belle, peccando a volte di ingenuità.
Chi rifiuta il bianco non si fida molto degli altri, desidera proseguire nel proprio percorso senza lasciare troppo spazio al caso, all’immaginazione e alla sensibilità.
La fragranza che stimola il settimo chakra è il geranio; hanno invece effetto calmante rosa, vetiver e alloro.